CHIESA VIVA
   

 

 

 
 
 

 

 

 

Conoscere la Massoneria

 

Chiesa Viva n°369

«Noi abbiamo intrapresa la corruzione in grande: la coruzione del popolo per mezzo del Clero e de Clero per mezzo nostro; la corruzione che deve condurci al seppellimento della Chiesa»1.

Quando questo programma infernale venne propagato dall’Alta Vendita (a quel tempo, vertice supremo della massoneria mondiale), i suoi stessi capi si opponevano all’ingresso di Giuseppe Mazzini in questo vertice occulto, denigrando la sua dottrina dell’assassinio politico:

«A cosa serve un’assassinio? (...) I nostri predecessori nel Carbonarismo non conoscevano la loro potenza. Non si tratta di esercitarla spargendo il sangue d’un uomo isolato o anche di un traditore; bisonga esercitarla sulle masse. Non individualizziamo il delitto; per ingrandirlo fino alle proporzioni (...) dell’odio contro la Chiesa, noi dobbiamo generalizzarlo. (...). Un colpo di pugnale non significa niente, non fa nessun effetto. Che importa al mondo di un cadavere ignoto, steso sulla pubblica via dalla vendetta delle Società segrete? Che importa al popolo che il sangue d’un operaio, d’un artista, d’un gentiluomo o anche d’un principe sia stato versato in forza di una sentenza di Mazzini o di alcuno dei suoi sicari che si divertono (in questo modo)? (...) Il miglior pugnale per assassinare la Chiesa e colpirla nel cuore è la corruzione»2.

Mons. George E. Dillon, nel suo libro: “Grand Orient: Freemasonry unmasked”, ci informa che «tutte le Società segrete sono divise in due gruppi: il “partito intellettuale”, o di direzione, e il “partito d’azione”, o della guerra»3.

L’“Alta Vendita” era il “partito intellettuale”; l’organizzazione dei sicari di Giuseppe Mazzini, costituivano, invece, il “partito d’azione”!

Mons. Dillon, nel libro citato, scrive che, al tempo della sua esclusione dall’Alta Vendita «Giuseppe Mazzini pensò, sviluppò, nel suo stile magniloquente, e mise in atto la sua “dottrina dell’assassinio”. Le citazioni che seguono sono tratte dalle regole dei Carbonari della “Giovane Italia”:

–Art. I

La società è formata per la necessaria distruzione di tutti i Governi della Penisola e per la formazione di un solo Stato sotto un Governo Repubblicano.

–Art. II

Avendo sperimentato gli orribili mali del potere assoluto e quelli ancor maggiori delle monarchie costituzionali, noi dobbiamo lavorare per fondare una Repubblica, una e indivisibile.

–Art. XXX

Quelli che non obbediscono agli ordini della società segreta, o quelli che riveleranno i suoi misteri, devono essere pugnalati senza alcuna pietà. Lo stesso castigo spetta ai traditori.

–Art. XXXI

Il tibunale segreto prouncerà la sentenza e sceglierà uno o due membri affialiti per la sua immediata esecuzione.

–Art. XXXII

Chi si rifiuterà di eseguire la sentenza verrà considerato uno spergiuro e, come tale, dovrà essere ucciso sul posto.

–Art. XXXIII

Se il colpevole fuggirà, egli dovrà essere inseguito senza tregua in ogni luogo, e dovrà essere abbattuto da una mano invisibile, anche se egli dovesse rifugiarsi in grembo a sua madre, oppure nei taberacoli di Cristo.

–Art. XXXIV

Ogni tribunale segreto deve essere competente non solo nel giudicare gli adepti colpevoli, ma anche nel far mettere a morte ogni persona che sia stata colpita da anatema.

–Art. XXXIX

Gli ufficiali devono portare un pugnale di forma antica; i sotto-ufficiali e i soldati dovranno avere fucili e baionette, insieme ad un pugnale di lunghezza di un piede che dovrà essere appeso alla cintura, e sul quale essi dovranno fare il loro giuramento.

Un gran numero di ispettori di polizia, generali e uomini politici furono assassinati su ordine di questi tribunali (controllati da Mazzini) e le Logge massoniche fornivano la loro assistenza in questo lavoro»4.

1, 2 “Lettera di Vindice al Nubius” del 9 agosto 1838.

3 Mons. George E. Dillon, “Grand Orient, Freemasonry unmasked”, Christian Book Club of America, p. 110.

3 Idem, pp. 104-105.

 
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